Vallo Di Diano tra arte, sapori e ostinate magie – Dal portale “Gente in Viaggio”

Da www.genteinviaggio.it

logo-gente-in-viaggio

 

 

Vallo Di Diano tra arte, sapori e ostinate magie (parte prima)

 

Articolo dell’utente “patra” pubblicato il 2 novembre 2015

 

Quando ho accettato l’invito da parte della redazione di Gente in Viaggio per partecipare ad un “educational tour”, non sapevo cosa sarebbe successo né chi sarebbero stati i miei compagni di viaggio per il lungo weekend che mi aspettava. Da sabato 24 a lunedì 26 ottobre 2015 sono stata immersa in una realtà piena di gente acculturata e sorridente, verde, arte e, ovviamente cibo, tanto e buonissimo cibo. Data la densità di attività che la mia non più giovane tempra ha dovuto affrontare, oltre a questo post, ve ne ritrovate un altro, ben più importante, dedicato alle persone che mi hanno fatto da Cicerone e che, ovviamente, un giorno potrebbero fare da guida anche a voi!

Chi scrive non è una persona abituata agli hotel. L’uso costante di couchsurfing e di camerate d’ostello, mi ha abituata a considerare un letto in una stanza singola in viaggio, un lusso non da poco. Ciononostante, sono in grado di distinguere un hotel da una capanna. Il Magic Hotel di Atena Lucana, mi ha accolta con la sua porta automatica e la sua efficiente conduzione familiare, mi ha coccolata con un morbido lettone e la possibilità di fare zapping. Mi ha nutrita cosi tanto da obbligarmi a rinunciare ad una sfogliatella fresca – fresca, avete capito bene – per rischio scoppio. Infine, mi ha dato uno schiaffo morale, facendomi scoprire l’esistenza del piccolo frigo bar – ben nascosto da una elegante copertura in legno – solo l’ultimo giorno.

Le Grotte di Pertosa Auletta

Quando pensate ad una grotta probabilmente si tende ad immaginare un luogo oscuro e angusto, a meno che non si conosca la magia che questi luoghi possono nascondere. Entrando nelle Grotte di Pertosa Auletta, sembra di entrare nel set di un film d’avventura. Guidati da Antonio, il nostro Caronte, ci si ritrova a navigare con naturalezza nel corso d’acqua creato dalla sorgente Nigro che alimenta l’afflusso di acqua nella grotta. Le stalagmiti, che arrivano dall’alto, crescono di un centimetro ogni cento anni e cosi anche le stalattiti che crescono dal basso. Quando le due formazioni rocciose si toccano si crea una colonna: un incontro sofferto e meraviglioso che sembra guidato dalla costante lotta di due innamorati che si rivedono dopo lungo tempo. I giochi di luce creati con cura tra le rocce con lo scorrere dell’acqua, trasmettono una sensazione di pace che va dritta all’animo. Non è un caso che solo nelle grotte si possa provare la vera esperienza del silenzio totale.

La Fondazione MIDA (musei integrati dell’ambiente) nata nel 2004 – al termine del commissariamento del comune di Pertosa in atto dal 1954 – gestisce le visite e cura la manutenzione della grotta. La fondazione è anche il risultato di una politica ambientale e turistica intelligente che ha peraltro messo fine ad una polemica tra il comune di Auletta e quello di Pertosa, riguardante il nome ufficiale delle Grotte – chiamate tra l’altro anche “Grotte dell’Angelo” – risolto poi con la denominazione di cui sopra.

Che “fare rete” sia difficile, specialmente al Sud Italia, si sa, ma qualcuno ci prova con successo. In questo insieme di virtuosismi si colloca anche il GAL del Vallo di Diano, costituito nel 2010. Ogni GAL (Gruppo di Azione Locale) “coordina, in un’area geografica ben definita, un progetto di valorizzazione del territorio che coinvolge enti pubblici, aziende private ed associazioni”. Grazie a tutte le persone che ho incontrato in questi tre giorni – motori umani del GAL – ho scoperto che il Cilento ha un nobile cugino che è appunto il Vallo di Diano. Oltre alla bella coppia che sta lanciando con positiva ostinazione ovviamente l’Amaro Teggiano, una menzione speciale per il trekking breve ma intenso, a cui ho partecipato con il conduttore Tony Finizio – che in comune col famoso Gigi ha solo il cognome – che ci ha portati fino al borgo di Atena Lucana. Io penso di tornare nel Vallo per partecipare alla Lamparata a Calabianca, magari dopo aver visitato la Valle delle Orchidee. Voi?

Redazione Amaro Teggiano

Leave a Reply

Amaro Teggiano